Siamo nel 2019 e nonostante le Donne pare abbiano conquistato il mondo, nella realtà delle piccole cose non è cosi: è difficile poter dire apertamente un pensiero; è difficile avere del tempo libero per fare quello che piace; è difficile non essere sminuite nei contesti di lavoro e nello sport. Incredibilmente più si parla di cultura della integrazione, di Pari Opportunità più nella cronaca aumentano gli episodi di violenza, di morti, di soprusi fisici e mentali.
Antonella Lizza - campionessa del mondo di bodybuilding 2018 – che sta curando il progetto “Non Voglio Violenza” dice “è importante che parliamo di violenza ora che siamo vicino all’8 marzo, ma è importante che l’attenzione ai problemi delle Donne non si concentri solo nelle date 8 marzo e 25 novembre” .
Antonella nasce e vive a Roma, pioniera del bodybuilding e fitness in Italia, ha iniziato a gareggiare nel 1983, in una lunghissima carriera che la vede oggi a 55 anni detentrice di ben 15 titoli tra Miss Mondo e Miss Universo, l’ultimi due vinti a ottobre 2018 insieme al premio per la miglior routine fitness ginnica .
All’avanguardia come insegnante e come formatrice sportiva, a cavallo tra il 2011 e 2012 ha iniziato a svolgere i corsi e stage di “Ginnastica Sui Tacchi” e “Fashion Gym”: un misto di lezioni di portamento, esercizi per gambe e glutei, coreografie, sfilate e infine le lezioni per imparare le pose delle modelle di fitness (le Miss Bikini). Durante questi corsi è nato il calendario e il progetto Non Voglio Violenza: “Abbiamo iniziato a pensare a questo messaggio in sordina, quasi casualmente, mentre si praticava sport e si preparava una gara. E’ bastato che una delle ragazze parlasse della sua triste esperienza e si è rotto il muro del silenzio; scoprendo che tantissime donne vicino a noi erano vittime di violenza, non solo fisica, ma spesso psicologica.”
Il risultato un sito e calendario on line dove in una sezione possiamo ammirare alcune testimonial in posa (ragazze a dire il vero che vanno dai 25 ai 70 anni!) ; e in altre sezioni leggere varie testimonianze. Nella pagina “pensieri” di www.nonvoglioviolenza.it si può lasciare una frase, un commento, una segnalazione, un racconto anche rigorosamente in incognito.
Dice sempre Antonella: “Sono due i messaggi importanti. Il primo che dietro a una donna che si mette in bikini per fare gare o cura il corpo non c’è per forza una persona frivola, che pensa solo all’estetica o non ha altro da fare. Il secondo che La palestra, il fitness, per molte donne è uno spazio importante che può dedicare a Sé e che ha una funzione a volte esistenziale , un aiuto concreto, spesso riuscendo lì dove terapie psicologiche o interventi strutturati non riescono”.
A quanto pare queste lezioni sui tacchi divertono e attirano donne di varie età; si dimostrano efficaci non solo come forma di attività motoria alternativa alla tradizionale palestra ma anche come momento di aggregazione al femminile e attività terapeutica se confermiamo l’idea che il rapporto tra il nostro corpo e la nostra mente è inscindibile e decorre in entrambe le direzioni.
Pare infatti – da uno studio del 2009, pubblicato sul European Journal of Social Psychology da un team di scienziati cognitivisti – che la postura che assumiamo condiziona ciò che pensiamo di noi e può influenzare la fiducia che abbiamo nelle nostre capacità; esempio: chi è sicuro di se cammina a spalle aperte e capo in alto, viceversa imparare a assumere questa camminata fa crescere l’autostima. Inoltre, il modo in cui sviluppiamo e organizziamo i nostri muscoli incide fortemente sul nostro umore fino a innescare pensieri positivi o negativi.
Quindi qualunque donna può ritrovare consapevolezza, rafforzare l’autostima , armonizzare energie interiori e la fatica quotidiana vivendo questi stage di Ginnastica Sui Tacchi con le pose e lo spirito di una Star delle passerelle di fitness.
Conclude la nostra Campionessa: "Di recente ho conosciuto una criminologa che lavora proprio a questi casi e gli ho chiesto che misure educative e preventive si possono usare; ha scosso la testa, ha sussurato "non si può", "non ci si riesce".... Io non so come arginare gli uomini che abusano, che feriscono, che fanno del male però credo che una Donna possa e abbia diritto a rinascere ogni momento. Si parla tanto di Resilienza, che sia un manubrio o un tacco a spillo non importa, l’essenziale è che durante il cammino si ritrovi il sorriso”.
PER SAPERNE DI PIU’
https://www.antonellalizza.it/9-articles/29-ginnastica-sui-tacchi.html
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